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Ti seguirò fuori dall'acqua
Un libro di Dario Fani pubblicato nel 2015 da Salani Editore
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Ti seguirò fuori dall'acqua

di Dario Fani, Salani Editore, 2015

Questa è la storia di una nascita speciale. Il piccolo Francesco nasce prematuro, in modo imprevedibile, con la sindrome di Down. I genitori rimangono spiazzati, storditi, senza fiato. Suo padre comincia un lungo, appassionato e a volte rabbioso dialogo con suo figlio, “colpevole” di non corrispondere alle sue aspettative. Questa è anche una storia d’amore. Che comincia come tutte le storie d’amore: l’incontro con un altro che non ci saremmo mai aspettati e le emozioni, fortissime, incontenibili, a volte dolorose, scatenate da questo incontro. Infine, questa è una storia a lieto fine, in cui un uomo come tanti impara a conoscere se stesso attraverso l’amore per suo figlio.

Dario Fani · Ti seguirò fuori dall'acqua · Salani Editore

Dario e Francesco Fani

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RECENSIONI

Cosa pensano i nostri lettori
  • Ho letto il tuo libro tutto di un fiato oggi… è stato assolutamente coinvolgente e commovente. È sicuramente vero che Francesco è una grande gioia, un profondo mistero e un insegnamento – proprio come ogni figlio. Forse questa verità è solo più evidente dall’inizio nel caso di un bimbo Down.
    Ho ammirato molto la tua grande sincerità nel mostrare i tuoi sentimenti iniziali di rabbia e angoscia. Penso che per te scrivere tutto questo debba essere stato catartico. Mi è mancata solo l’esperienza di Iole ma penso che lei conservi tutto nascosto e avvolto nell’intimo del cuore, al riparo.
    Ripenso a Francesco quando era qui, così robusto e pieno di felicità, lui che godeva dell’acqua del bagno giapponese e lui che abbracciava entusiasta l’anguria gigante – era scomparsa tutta la fragilità delle prime settimane che tu descrivi – lo avete fatto diventare un bambino bellissimo.

    Etain Addey
    Scrittrice
  • Trovare le parole esatte per dare voce alle emozioni senza censure facendo della propria ferita un discorso ad alta voce. Terribile, anche perché diventa pubblico. Fare di una storia privata l’occasione per molti di riconoscersi tra immedesimazioni e rifiuti. Spietatamente. Forse è un romanzo perché se non lo fosse la vita che racconta sarebbe insostenibile; ed è qui il senso della scrittura: dire la verità scoprendo che è imperfetta e quindi condivisibile. Grazie.

    Sandra Giuliani
    Critico letterario
  • Il libro non l’ho letto, l’ho “tracannato” tutto d’un fiato, respirando “avida” al ritmo delle parole che scorrevano rapide e dolci sotto i miei occhi. È incredibile quanto mi sia sentita lì, con te, a vivere quei momenti drammatici ma proprio per questo pregni di autentica umanità. Sì, leggere il tuo libro mi ha fatto sentire una persona migliore. Ho potuto condividere qualcosa che di solito mi riesce difficile condividere: la bella complessità e inquietudine dell’esistere, e la consapevolezza di quanto velenosa e malvagia possa essere la nostra radicata e malcelata idea di “normalità”…
    Tre anni fa non sapevo se la mia massa tumorale mi avrebbe perdonato o condannato: per diversi giorni la vita ha vissuto me, non io lei, e so bene cosa significhi sentirsi, a torto, sbagliato e colpevole, e anche temere, ma al tempo stesso desiderare, di morire… Eppure, eccoci qui, tu col tuo bimbo splendido ed io con i miei soliti “film” mentali, come li chiama Marco… Ecco, il tuo libro mi ha arricchito ed alleggerito al tempo stesso, mi ha ancor più convinta che essere profondi e guardarsi dentro, magari soffrendo, non è reato, anzi è la cosa più innocente del mondo. Tu sei fortunato ad avere Francesco, almeno quanto lui è fortunato ad avere te. Congratulazioni sincere, e grazie per ciò che ci hai donato.

    Daniela Cioccolanti
    Insegnante
  • Ieri sera, nonostante la mia stanchezza per la giornata di lunga in biblioteca, dopo aver preparato la cena, lavato i piatti, messo a fare una lavatrice e averla stesa non ho potuto resistere al richiamo di questo libro. Ti seguirò fuori dall’acqua: un titolo appropriato e una copertina magica che mi hanno impedito di mettermi a letto per riposare. Così ho iniziato a leggerlo. Tutto d’un fiato! Non potevo lasciarlo, non potevo rimandare a domani… e ho letto “tutta” la tua, vostra, storia.
    Una lettura scritta con un dolore composto. Il tuo libro mi ha lasciato e donato serenità, amore, pacatezza e la conferma che tutto ha un senso. La vita di noi tutti è collegata, spetta a noi trovare i pezzi per ricomporre il puzzle più grande che si possa mai creare, e allora il disegno prende forma e ciò che prima ci sfuggiva trova il senso. Mentre leggevo mio figlio mi ha chiesto cosa leggevo! Non volevo distrarmi e velocemente ho risposto: “La storia di un meraviglioso padre e del suo meraviglioso figlio, un bimbo con sindrome down”. E mio figlio ha risposto: “Mamma, siamo noi ad avere un cromosoma in meno!”.

    Giovanna Scatena
    Referente Casa dei Bimbi
  • Letto. L’impatto emotivo è stato forte, quello diretto e quello riflesso (il mio vissuto). Penso di essere stato tirato in ballo nel nostro gruppo come se fossi una specie di veterano (ed anch’io un po’ mi ci sento). Bene, posso dire che la lettura mi ha aiutato a capire, ancora un po’ di più, me stesso, chi sono, le cose della vita. Gli esami realmente non finiscono mai.
    Ho potuto rafforzare la coscienza che il rapporto genitore/figlio, nel nostro caso, è di una intensità ineguagliabile. Tutto questo coinvolgimento per me porta al giudizio che il libro è meravigliosamente ben scritto, riuscendo a tratteggiare un quadro nitidissimo di come un animo, che io sento fratello, cresca smisuratamente messo di fronte alla prova della vita ed a trasmettere un messaggio profondo al lettore, anche privo di specifica esperienza, ma non privo di adeguata sensibilità.

    Alessandro Paramatti
    Comitato Genitori Giovani Disabili Psichici
  • È la narrazione di un percorso di amore travagliato e potente: la paternità. Un rapporto che sovverte i ruoli, dove l’uomo forte, che sa cosa vuole e persevera per raggiungerlo, si ritrova senza apparenti punti di riferimento di fronte alla forza prorompente di un esserino che ha come unico modo per comunicare il movimento frenetico della sua gambetta quando gli si dà il biberon. Il figlio perfetto tanto desiderato e idealizzato non appare più come l’alternativa perduta a causa di un destino ingiusto. L’amore si rivela un istinto che prescinde dalle proiezioni mentali e dalle aspettative sociali. L’amore vive di differenze e sa vedere in quei 47 cromosomi di Francesco un’unicità da vivere insieme per evolvere ad una consapevolezza piena della vita. È un racconto coraggioso che non ha paura di mettere a nudo debolezze, paure e pensieri irrazionali: tutto ha una funzione per far emergere l’amore e la genitorialità gioiosa e presente.

    Manuela Vullo
    Copywriter e addetta stampa
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© 2015-2017 Dario Fani • Ti seguirò fuori dall'acqua, Salani Editore, 2015
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